Tutta colpa della Luna
Conversazioni in antibagno - parte uno
Abbiamo raccontato tante volte le trame ai nostri amici, compagni di scuola, poveri ignari che non potevano opporsi alla nostra logorrea. Spesso i loro dubbi iniziavano e si concludevano con perché. Oggi parliamo de Gli Unni sulla Luna.

Com'è nata l'idea di far andare degli Unni sulla Luna
Annamaria: Forse ho solo pensato alla cosa meno probabile che potesse succedere.
Eloisa: La cosa meno probabile che potesse succedere a degli Unni o nell’universo in generale?
A: Forse nell’universo… però ripensandoci anche i cani sono stati nello spazio, non vedo perchè non degli Unni…
E: …e di loro volontà. Ha senso.
A: Poi Unni sulla Luna è uno di quegli accostamenti di parole che fanno ridere e che stanno anche bene insieme. Un po’ come Bananas in Pajamas.
Il titolo era già in cantiere proprio per questo motivo e ad un certo punto è diventata una cosa che avevo voglia di scrivere. Ho cominciato attorno a ottobre, novembre dello scorso anno, senza alcuna idea di come sarebbe stata la storia alla fine, se valida, nonsense, lunga o corta.
Le fonti di ispirazione
A: Le mie conoscenze prima di cominciare la storia erano becere nozioni delle elementari, quindi sapevo che (un tempo) sono esistiti degli Unni e che saccheggiavano i villaggi. Stop.
La figura dell’unno standard è liberamente ispirata a mio cugino Michele.
Dovete sapere che mio cugino Michele è uno scorpione (non nel senso che è realmente uno scorpione) e nonostante sia buono come il pane, odia incondizionatamente tutto e tutti senza riuscire (molto spesso) a nasconderlo. E questa è una cosa che mi ha sempre fatto divertire.
Quindi partendo dall’idea di imbrigliare quell’odio ho pensato, quale popolazione nella storia ha “odiato” più di tutte le altre. Subito ho immaginato gli Unni. Forse avrei potuto prendere in considerazione anche i Maya? Gli Aztechi? Boh, non so. È andata così.
Questa è stata la base, poi i diversi personaggi si sono sviluppati in modo più complesso: basti pensare a Gioffredo, che è nato come la pecora nera della società unna. Quella persona intelligente che dice a tutti gli altri che sono stupidi. Forse con il senno di poi, per Gioffredo mi sono ispirata alla Giada. Mi dà l’idea che, mentre gli altri odiano con stupidità, Gioffredo possa odiare di più.
E: Con cognizione di causa, forse…
A: Esatto.
E: Ma Gioffredo è figlio di due Unni o è stato adottato?
Giada: Di due Unni.
E: E com’è nato così?
A: Perché è la pecora nera ovvio, l’eccezione che conferma la regola. È come la tigre albina che nasce da tigri normali. Non c’è niente da capire.
E: Però sembra una donna.
A: Questo perché la Giada lo fa sembrare una donna e la Giada sembra un uomo.
G: Ah beh. Tutto fila.
A: Per la trama invece non c’è alcun testo o film a cui mi sono ispirata, semplicemente perché la trama viene scritta a braccio. Io conosco l’inizio e la fine delle mie storie, so da dove parto e qual è l’obiettivo, l’in mezzo non esiste finché non lo faccio.
Le storie sono sempre in divenire, non vado avanti mantenendo la stessa idea fino alla fine.
Scrivo quello che mi viene in mente e cambio diecimila cose nel corso del tempo e dei mesi, chiedo il parere a Giada e Eloisa per quello che funziona o non funziona, e smetto di correggere quando penso eccolo, è lui.
Come abbiamo dato i nomi agli Unni.
A: Il metodo di creazione dei nomi di certo si ispira a quello nonsense adottato da Aldo, Giovanni e Giacomo, il cui umorismo mi influenza da quando sono piccolissima. Ripensare a Kmer figlio di Pdor ad Aieie Brazorf o a Franco mi fa sempre ridere. Ovvio che si aggiunge a questo anche tanto del nostro insensato surrealismo.

Perché se Euromonte è nato con le capre, abbiamo scelto di cominciare con gli Unni
A: Non so se lo so. La Giada mi dice che è stata un’esigenza di trama.
E: Io di certo non lo so.
G: È stata un’esigenza di trama.
A: Beh, dal mio punto di vista ha senso mettere gli Unni all’inizio della saga per diversi motivi. Innanzitutto, il popolo unno è storicamente precedente a tutti gli altri che compaiono nella saga, inoltre la trama dell’episodio ha tutte le carte in regola per dare il via agli avvenimenti successivi.
Solo negli Unni si poteva spiegare come mai su Euromonte cominciarono ad accadere cose strane e la scrittura dell’episodio si è automaticamente fusa con tutte le idee che stavamo raccogliendo per stendere lo scheletro dell’intera saga.